A te appartiene la mia
nudità ossea
la spina dorsale.
Puoi bermi di notte in un
calice di sussurri rossi
nel gelo della luna
nelle cicatrici che scrive
la tua bocca
Non sorgerà mai giorno
nella nostra danza oscura
Il tempo capirà che siamo
la costola mancante.
Scrivo nell’inchiostro
sdraiata sul tuo respiro
divido in sette la notte
le mezze ombre
lambiscono la riva, la corda
del tempo in una festa di
ossa, in una rosa di spine
rosse
Ti trovo con le dita,
siamo granelli di sabbia
che scivolano come sussurri
di una solitudine
in due.
Saphilopes /Jonathan Varani
SaphilopeS 
Il canto dei versi attraversa spazi, terre, carne, ossa e si ricongiunge come l’anima di una poesia fatta di essenze. Grazie per aver mescolato il tuo inchiostro al mio. 🖤
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Grazie anche a te, Jonathan. La bellezza dell’interpretazione e della comprensione.
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complimenti per questa mescolanza!!!
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Teşekkür ederim Nadia. 😘
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Beh, questa è la prova, come ce ne fosse stato bisogno, che la poesia buona non conosce barriere linguistiche, la rubo per il Domenicale del 19 giugno
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Şiir senin flavio. Teşekkür ederim. 😘
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Hi! I’m unable to view this poem in English. Shall return to read it later.
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Teşekkür ederim.
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Bravissimiiiiiii!👏👏👏👏👏
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Teşekkür ederim😘
BeğenBeğen
❤
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Beautiful words and mixing ! Well shared 🙂
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Teşekkürler🙂
BeğenBeğen
😊😊😊
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Bellissimo!
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Teşekkür ederim.
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🌹🌹🌹
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Bravissimi, complimenti a tutti e due!😍🎈
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Teşekkür ederiz. 🌹😘İyi günler.
BeğenBeğen